Studio Campo Boario

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Mostre

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2015  - Tout est à sa place

Il titolo della mostra assume l’interrogativo sul posto che si occupa come questione cruciale in determinati momenti dell’esistenza.

La morte della madre di Alessandro Stella ha posto alla coppia interrogativi su due piani, quello esistenziale, intimo, dei sentimenti sottoposti a una necessaria trasformazione e il piano pragmatico dell’agire sugli oggetti materiali, occuparsi di un’abitazione e degli oggetti in essa contenuti. Nel momento in cui un nuovo ordine deve sostituirsi a un assetto precedente si attraversa necessariamente una fase di disordine, instabilità , caos. La domanda cruciale, prima di arrivare a dire tous est à sa place è : qual è il posto di ogni cosa? Nella ricerca affannata di una nuova stabilità, costellata di dubbi minimi e maximi, la vita degli esseri umani sembra ridursi alla vita delle cose. Stella Goldschmit hanno documentato l’arco di un mese in cui la casa di Tilde, madre di Alessandro è stata svuotata dei suoi oggetti attraverso un lavoro accurato dedicato a smistare, ordinare, selezionare, conservare e disfarsi delle cose. La parola cosa in questo contesto richiama alla mente la cosa (das Ding) di Lacan che nella sua prima estetica definisce l’arte come una pratica simbolica finalizzata a trattare l’eccesso ingovernabile del reale. La mostra-performance di Stella Goldschmit può essere letto in questa chiave, ponendosi sul crinale del tentativo di governare il reale nei suoi aspetti pratici e il lavoro artistico come pratica simbolica.

2012 Suss&Sci assemblages e tapisseries di Simonetta Sussera e Marianna Sciveres

2012 Propaganda artwork di Carlo Miccio

2007 Piccole ossessioni ia cura di Susanna Horvatovicova

2003 Ad occhi chiusi - dipinti di Daniele Bianchi

2002 Luce dei miei occhi - foto del gruppo Panikon

2002 Oltre le gambe - fotografie di Fausto Battelli

2001 Mistery train - fotografie di Orith Youdovich

2001 Beyond lines (installazione video di Alex La daga - ELASTIC)

2000 Piramide Pride (fotografie scattate al gay pride)

1993 Tropi ed altro (collages, poesie e spartiti)

1993 Pyramidone (architetti e scenografi)

1992 Un esperimento di pittura cieca - (performance) di Giovanni Di Stefano

1991 Mandarini - coreografia e foto di Giovanni Lamorgese e Luciano Parisi

1991 Formati minimi (Claudio Bonuglia, Alberto D'Amico, Giovanni Lamorgese)


Ultimo aggiornamento Mercoledì 13 Maggio 2015 14:19